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Quanti report standard fornisce Google Analytics?
Non lo so, non li ho mai contati.
Considerando che molti dei report disponibili si suddividono in più tab, e che oltretutto è possibile creare visualizzazioni virtualmente infinite utilizzando e incrociando i segmenti personalizzati, sembrerebbe che l'utente medio abbia in realtà tutto ciò che gli serve per ottenere i risultati che vuole.
Tuttavia, non è proprio così.
Google Analytics mette infatti a disposizione decine e decine di dimensioni e metriche, alcune delle quali non trovano posto nei report preimpostati oppure, semplicemente, non sono messe al posto giusto per essere per noi significative.
Come fare per risolvere il problema?
Una delle possibili soluzioni è quella di ricorrere a un report personalizzato. Mediante un report personalizzato, infatti, Google Analytics ci dà la possibilità di valutare e mettere in relazione alcune misure in modo del tutto inedito e con risultati a volte sorprendenti.
A che servono i report personalizzati di Google Analytics
In estrema sintesi, possiamo dire che i report personalizzati di Google Analytics coprono un duplice bisogno.
Da un lato, consentono - come detto prima - di mettere in relazione grandezze in modo nuovo, e magari scoprire alcuni trend, alcune tendenze che non saremmo in grado di valutare correttamente con i report standard. Un classico caso è, ad esempio, la costruzione di report che coinvolgono dimensioni o metriche personalizzate, o magari metriche calcolate. Un altro, è quello che analizza la performance di alcune metriche chiave in un contesto parziale - ad esempio filtrando un particolare social media, o un particolare raggruppamento di contenuti.
Se vuoi saperne di più: Le metriche calcolate: un grande regalo di Google Analytics
Dall'altro, consentono di creare report che mettano insieme senza distrazioni (e senza dover girare a destra e a manca tra i report di Google) i KPI che abbiamo necessità di monitorare continuamente nel corso della nostra attività di Conversion Rate Optimization o di Web Analytics.
Come realizzare report personalizzati in Google Analytics
Realizzare report personalizzati in Google Analytics è piuttosto semplice, in generale. Il punto di partenza può essere un report preesistente, da modificare a piacimento per arricchirlo di nuove informazioni utili, o un foglio bianco, da riempire come si vuole.
Noi utilizzeremo quest'ultimo metodo, per realizzare un report di esempio, che valuti alcuni indicatori chiave di una particolare classe di traffico: quello proveniente dai social media.
Per farlo, verificheremo l'andamento di alcune variabii di traffico - a cominciare dal numero di utenti e dal numero di sessioni provenienti da ciascun social media. Inoltre, vedremo i dati di fidelizzazione degli utenti, verificando quante volte mediamente ogni utente di provenienza social ritorna sul nostro sito web, e quale profondità di navigazione riescono a raggiungere gli utenti social. Infine, verificheremo l'utilità del traffico generato dai canali social, analizzando due metriche chiave: il tasso di conversione e il valore economico degli obiettivi raggiunti dall'attività social.
Bene: apri anche tu il tuo account di Google Analytics, e mettiamoci al lavoro.
Generare un nuovo report personalizzato di Google Analytics
La prima operazione da compiere per creare un report personalizzato è quella di cliccare sul link Personalizzazione del nostro menu superiore di Google Analytics. Quindi cliccheremo su Nuovo Rapporto Personalizzato.
In alternativa, se volessimo modificare un report esistente allo scopo di crearne uno nuovo, dovremo cliccare sul pulsante Modifica del rapporto che intendiamo, appunto, rielaborare.
Seguiamo, come detto, la prima strada. Ci troveremo davanti a una interfaccia vuota composta da più sezioni.
Esploriamola insieme.
Titolo
In quest'area, andremo a inserire il titolo da dare al nostro report personalizzato. Sarà lo stesso titolo che troveremo poi nell'area Personalizzazione di Google Analytics, per cui inseriamo qui un nome significativo che ci consenta di ricordare immediatamente a quale scopo abbiamo realizzato il nostro report personalizzato.
Nel nostro caso, inseriremo: Social Media Performance.
Scheda rapporto
Ogni report può essere caratterizzato da una o più schede rapporto. Le schede rapporto sono, per intenderci, quelle che ritroviamo nei report di Analytics come tab che distinguono tra loro i diversi livelli di analisi.
Nei report personalizzati, è possibile creare e nominare singolarmente le schede rapporto allo scopo di creare dei report più complessi.
Per i nostri scopi, creeremo una sola scheda rapporto, e la chiameremo Performance.
Nella stessa sezione, decideremo se creare una scheda rapporto di tipo explorer (quella di solito in uso), una tabella piatta bidimensionale, o un report basato su dimensioni geografiche e dotato di una mappa in overlay. Sceglieremo, ovviamente, una scheda Explorer.
Scelta metriche
All'interno di questa sezione, chiamata Gruppo metriche, sceglieremo quali metriche visualizzare nel nostro rapporto. Come ho detto, all'interno del nostro report inseriremo metriche relative al traffico, e metriche di conversione. Creeremo quindi due diversi gruppi metriche. Iniziamo dalla prima, che chiameremo Traffico.
All'interno di questo gruppo selezioneremo le metriche di traffico e le metriche di engagement che ci consentiranno di valutare le performance del traffico da social in termini di volume: Utenti, Sessioni, Numero di sessioni per utente e Pagine/Sessione.
Per inserire una metrica, come puoi vedere, è sufficiente aprire la tendina nella posizione desiderata e iniziare a compilare il nome della metrica che si intende inserire.
Gruppi Metriche
Attraverso il pulsante Aggiungi gruppo metriche è possibile creare più gruppi di metriche nel nostro report.
I gruppi di metriche corrispondono alle tab secondarie visualizzate subito sopra i grafici. Potremmo ad esempio decidere di creare un nuovo gruppo metriche, che chiameremo Conversione. All'interno del gruppo inseriremo le due metriche Tasso di conversione all'obiettivo e Valore obiettivo.
Io, per semplicità, non farò questa operazione, mantenendo un unico gruppo di metriche all'interno del quale poter comparare i dati a mio piacimento.
Scelta dimensioni
In Google Analytics, le metriche sono sempre relative alle dimensioni prescelte. La dimensione che intendiamo monitorare è quella relativa ai social media che generano traffico e conversioni sul sito che intendiamo monitorare. Dovremo quindi inserire la dimensione: Social Network.
Filtri
Questa è la sezione più importante e significativa, a mio parere, dei report personalizzato.
Qui potremo infatti determinare che caratterizzazione dovrebbe avere il traffico che intendiamo monitorare nel nostro report. Come detto, intendiamo selezionare il solo traffico di provenienza social. A questo scopo, dovremo inserire un filtro in grado di eliminare il traffico proveniente da altri canali.
I filtri sono utilizzabili anche mediante l'uso di espressioni regolari: uno strumento quanto mai versatile, quindi, per analizzare segmenti precisi di traffico in relazione al resto del traffico generato dal sito web.
Scelta viste
In quest'ultima sezione, si potranno scegliere le viste nelle quali rendere disponibile il report personalizzato. Nel caso non si abbiano esigenze particolari, converrà ovviamente mantenere il report personalizzato disponibile su tutte le viste.
Sempre in questa sezione, potremo salvare il report e renderlo in questo modo disponibile per la visualizzazione dei dati.
Il risultato: ecco il nostro report personalizzato
Il report personalizzato ottenuto con questa procedura sarà il seguente:
Un report utile, come si vede, per avere visualizzare in un colpo solo quelli che potrebbero essere alcuni dei KPI più importanti della nostra attività sui social media.
Uno degli infiniti report personalizzati, naturalmente, che ognuno di noi potrà creare a proprio piacimento scavando nella banca dati di Google Analytics.