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App che vieni, app che vai.
Quanti di noi si sono trovati decine di volte alle prese con app malfunzionanti, inutili, statiche, capaci solo di occupare spazio di memoria sul nostro smartphone o sul nostro tablet?
Lo si capisce anche intuitivamente: il ciclo vitale di una app fatta male è molto breve. Si scarica, si tiene per un po' in vista sul nostro monitor, poi ci rendiamo conto che non la usiamo quasi più e... da lì il passo per la disinstallazione è breve, anzi brevissimo.
A rendere conto di come funziona il customer journey tipico di un utente mobile alle prese con una app ci ha pensato recentemente TargetingMantra che, con un'infografica veramente istruttiva e densa di informazioni, ci offre moltissimi spunti di riflessione utili al fine di uno sviluppo di applicativi in grado di rimanere a lungo sui dispositivi dei nostri utenti.
Scoperta e installazione della App
Iniziamo dalla domanda più ovvia: perché (e come) gli utenti installano la tua app?
Per quanto possa sembrare strano, la scoperta della nuova app non avviene quasi mai mediante una ricerca specifica su un motore di ricerca o mediante la promozione diretta sul sito dell'azienda che l'ha sviluppata o commissionata. Ben più importanti sono invece i canali diretti (app store ecc.) e, soprattutto, il passaparola di parenti, amici e colleghi.
Fai mente locale: quante delle app di cui disponi oggi sul tuo smartphone ti sono state consigliate da un collega o da un familiare?
Io ci ho fatto caso: sono moltissime. Questo vuol dire evidentemente che la promozione social e l'invito alla condivisione sono fondamentali per lo sviluppo della awareness attorno a un applicativo mobile. Ma vuol dire anche che bisogna lavorare soprattutto sulla qualità, affinché l'app non solo resti a lungo nei dispositivi degli utenti, ma venga anche consigliata agli amici. Nulla più di questo contribuirà infatti alla diffusione virale del tuo prodotto.
Dalla awareness al download, tuttavia, il passaggio non è affatto breve.
Per convincere gli utenti a scaricare la tua app devi infatti fornire contenuti promozionali esclusivi: prodotti non commercializzati altrove, offerte promozionali specifiche per chi utilizza l'app ecc. Tuttavia, tutto questo è destinato a funzionare solo ad una condizione: che la app consenta agli utenti di rimanere aggiornati e di offrire loro, utilizzando lo strumento della notifica, le informazioni che vogliono e cercano.
Delusi o contenti?
Una volta scaricata l'app, il dovere di chi l'ha sviluppata è uno solo: non deludere le aspettative degli utenti.
Nulla fa imbestialire più un utente che una pessima user experience. Processi di registrazione o di acquisto lunghi e complicati, app che si bloccano continuamente e che si aprono molto lentamente: tutto questo suona già una condanna.
Ma non solo.
Puoi aver sviluppato l'app migliore del mondo dal punto di vista tecnico, ma vedertela cancellata per il più semplice dei motivi: perché non è in grado di fornire contenuti e informazione in linea con il target degli utenti.
Al contrario, la presenza di contenuti interessanti è il motivo principale per convincerli a mantenere la tua app installata sul dispositivo mobile per il 65% degli utenti, così come la tua capacità di proporre offerte in linea con il profilo utente sarà la leva più importante per portarlo verso l'acquisto.
Conclusione: aggiorna la tua app spesso e bene
In sintesi, insomma, possiamo dire che una app vincente è quella che riesce ad essere virale presso il suo pubblico (quindi qualitativamente valida), aggiornata ed in grado di aggiornare, e dotata infine di contenuti pertinenti con i profili dei suoi utenti.
Nulla è più sbagliato che lasciare una app abbandonata a se stessa, priva di aggiornamenti continui e priva di appeal per il suo pubblico.
Gli utenti mobile si stancano presto: se vuoi che la tua app sopravviva alle loro pulizie periodiche, devi far sì che ci siano sempre novità interessanti a loro disposizione. Altrimenti, l'abbandono sarà quasi certo.
