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Linkedin ha annunciato pochi giorni fa il raggiungimento dell'obiettivo dei 300 milioni di utenze a livello mondiale.
Si tratta, evidentemente, di un milestone importante, tanto più che segna l'effettiva internazionalizzazione della piattaforma di social business (solo 100 milioni di utenze sono di origine statunitense) e marca l'inizio di una strategia che, come è noto, mira a fare di Linkedin non solo un repository di curriculum, ma soprattutto un contenitore di idee e di notizie da diffondere come in un vero e proprio blog. Vanno in questo senso la recente inaugurazione di una piattaforma di publishing, che verrà estesa progressivamente a tutti gli utenti, il continuo miglioramento di Pulse e di Slideshare, e l'annuncio di una prossima implementazione di piattaforme mobile più performanti rispetto alle attuali (francamente un po' deludenti dal punto di vista della user experience).
Per celebrare il momento, Linkedin ha anche pubblicato una interessante infografica (la riporto qui sotto) che evidenzia i cambiamenti occorsi nel profilo utente medio del social network. Vediamone i punti salienti.
Distribuzione di genere
Se c'è qualcosa che più di ogni altro fa capire l'evoluzione di una piattaforma social è la distribuzione per genere. Linkedin non fa eccezione: basti pensare che solo 5 anni fa le donne rappresentavano solo il 39% del totale delle utenze. Oggi, con uno spostamento di 5 punti percentuali, il rapporto è quasi in pareggio, a testimoniare la capacità di penetrazione di Linkedin nel tessuto sociale dei paesi occidentali.
Mobile
In questo caso, l'evoluzione della piattaforma segue evidentemente quella della disponibilità tecnologica massificata di strumenti di connessione mobile. Nel 2014, spiegano in Linkedin, si avrà il sorpasso tra connessione fissa e mobile, con più del 50% del traffico dati mediato da quest'ultima tecnologia. Questo evidentemente porterà tutte le aziende e tutti i social network a migliorare la performance delle proprie applicazioni mobile. In questo, anche Linkedin non farà eccezione.
Categorie di business
È, forse, questo il dato più interessante da vedere nell'infografica. Linkedin, si sa, 5 anni fa era prevalentemente una piattaforma frequentata da persone che lavoravano nell'industria dell'hi-tech, nei servizi finanziari e nel marketing. La cosa, se ci pensate, è perfettamente spiegabile, se si pensa che il mondo del 2009 stava appena iniziando ad utilizzare i social network, e ovviamente gli IT e i pubblicitari sono stati gli early adopters per eccellenza. Oggi non è più così, e vediamo avere maggiore prevalenza personale ospedaliero, del settore delle costruzioni, dell'education management. Dà particolarmente da pensare, aggiungerei, la scomparsa dalle prime 5 posizioni il settore del Marketing and Advertising: segno, anche questo, di un mondo che sta cambiando.
Distribuzione geografica
Linkedin è utilizzato per il 30% da residenti in USA, lo abbiamo detto. Ovvio quindi che questo Paese sia al primo posto per quantità di utenti. A seguire, troviamo oggi le nuove realtà del capitalismo emergente - India e Brasile. L'Europa perde invece posizioni: 5 anni fa avevamo la Gran Bretagna al secondo posto e l'Olanda al quinto. Oggi, con la sola Gran Bretagna confinata in quarta posizione, vediamo una espansione internazionale dovuta anche, probabilmente, alla maggiore quantità di lingue supportate dalla piattaforma e a un suo maggiore investimento in aree prima trascurate.
Anche questa, tutto sommato, una buona notizia.